LAND ART
“I MISTERI DI MAZAPEGUL E DEL SUO BOSCO”

Progetto realizzato da Anime Senza Voce

Questa è una storia di fantasia, fatta di leggende, modi di dire ed un pizzico di creatività ambientata nella nostra pineta di Ravenna, nel Parco 1 MAGGIO.

Sussistono tuttora in Romagna tracce di mitologia, un insieme, cioè, di superstizioni e credenze che traggono origine dal paganesimo, o dalle religioni delle popolazioni celtiche che prima dei Romani tennero queste terre. Di tanto in tanto affiora qualcuna di tali lontane credenze, poiché, come è noto, la cultura popolare è assai lenta ad abbandonare le sue tradizioni, i suoi riti. Un elemento ancora superstite di tale mitologia è senz'altro il Mazapègul.

Mazapégul è un simpatico e dispettoso folletto che, secondo le leggende romagnole, passava le notti ad infastidire le giovane fanciulle, gli animali, oppure mettere in disordine gli ambienti domestici facendo sparire le cose.

  • Frequentava le camere da letto disturbando il sonno delle persone spingendogli sullo sterno, sulla pancia o addirittura
    svegliandoli di soprassalto.

  • Dai racconti dei contadini sappiamo che il nostro spiritello intrecciava e annodava le code delle mucche nelle stalle
    e qualche volta anche dei cavalli e altri animali.

  • Solitamente disturbava le persone nel sonno tirandole per i piedi, addirittura, sfilandogli i calzini.

  • Il più comune intervento notturno del Mazapégul era quello di mettere in disordine la cucina e la dispensa,
    spargendo farina, rovesciando vino e facendo schizzare la cenere dal camino

La leggenda dice che i suoi poteri vengono alimentati dal buffo cappello rosso che indossa sempre, e ,se ne viene privato, rimane tutto il tempo a lamentarsi che gli venga restituito.

Si possono incontrare lungo il percorso del sentiero  amici del bosco e personaggi della foresta che ci salutano, e proseguendo il nostro cammino , troveremo lui il nostro simpatico Mazapégul.

Questa è una storia di fantasia, fatta di leggende, modi di dire ed un pizzico di creatività ambientata nella nostra pineta di Ravenna, nel Parco 1 MAGGIO.

Sussistono tuttora in Romagna tracce di mitologia, un insieme, cioè, di superstizioni e credenze che traggono origine dal paganesimo, o dalle religioni delle popolazioni celtiche che prima dei Romani tennero queste terre. Di tanto in tanto affiora qualcuna di tali lontane credenze, poiché, come è noto, la cultura popolare è assai lenta ad abbandonare le sue tradizioni, i suoi riti. Un elemento ancora superstite di tale mitologia è senz'altro il Mazapègul.

Mazapégul è un simpatico e dispettoso folletto che, secondo le leggende romagnole, passava le notti a infastidire le giovane fanciulle, gli animali, oppure mettere in disordine gli ambienti domestici facendo sparire le cose.

  • Frequentava le camere da letto disturbando il sonno delle persone spingendogli sullo sterno, sulla pancia o addirittura
    svegliandoli di soprassalto.

  • Dai racconti dei contadini sappiamo che il nostro spiritello intrecciava e annodava le code delle mucche nelle stalle
    e qualche volta anche dei cavalli e altri animali.

  • Solitamente disturbava le persone nel sonno tirandole per i piedi, addirittura, sfilandogli i calzini.

  • Il più comune intervento notturno del Mazapégul era quello di mettere in disordine la cucina e la dispensa,
    spargendo farina, rovesciando vino e facendo schizzare la cenere dal camino

La leggenda dice che i suoi poteri vengono alimentati dal buffo cappello rosso che indossa sempre, e ,se ne viene privato, rimane tutto il tempo a lamentarsi che gli venga restituito.

Si possono incontrare lungo il percorso del sentiero  amici del bosco e personaggi della foresta che ci salutano, e proseguendo il nostro cammino , troveremo lui il nostro simpatico Mazapégul.

Iniziamo il racconto all’inizio del sentiero, sbirciando attraverso un cerchio di rami intrecciati a formare uno spioncino, (Mazapégul amava spiare le persone all’interno delle loro case), qui incontriamo le Valchirie, le guardie della pineta, “BRUNHILDE” e “LUDMILLA”

BRUNHILDE di origine germanica ha combattuto per anni sanguinose battaglie a difesa dei più deboli sottomessi dal re Potere. Famosa per sua eccellente abilità con l’arco, riesce colpire un minuscolo obiettivo coprendo importanti distanze. E’ amata dal popolo, viene onorata e rispettata al suo passaggio.

LUDMILLA di origine slava, ha sempre lottato contro le ingiustizie subite dalla sovrana tirannia. Armata di lancia e scudo affronta con coraggio ed onore ogni tragica situazione.

Si sono conosciute nel bel mezzo di una battaglia, e stanche di combattere contro obiettivi inespugnabili, hanno deciso di trovare una terra dove la loro dedizione venisse applicata per un eccelso obiettivo, “LA VITA”. Ed è proprio in questa terra di Romagna che si sono ritrovate, ed è proprio qui che con le loro abili armi sono intente a difendere il focolare della vita che pulsa in un infinito legame.

Nel viaggio verso la terra di Romagna Brunhilde e Ludmilla incontrano un buffo folletto proveniente dagli antichi boschi scozzesi. Non avendo mai avuto alcuna istruzione sull’arte della guerra, e in realtà non avendo alcuna istruzione di alcun tipo, ha sempre trascorso il suo tempo a osservare il mondo che lo circonda trastullandosi da un albero a un altro, regalando pillole di saggezza sul valore della vita.

..lo troviamo infatti appoggiato a un ramo con il compito di dare l’allarme in caso di avvistamento nemico suonando una rumorosa campanella... Ladies and Gentleman in Gaelico Scozzese Sir MAOR.

La storia per il momento termina qui, mentre La favola del bosco prosegue, trovare Marzapegul è come iniziare una caccia al tesoro, sarà il tempo e l’amore per questa Terra ad aiutarci nel proseguire questo viaggio.

Luisa Riceci e Brigitte Ostwald
Progetto realizzato da Anime Senza Voce

Inaugurazione "Land Art" al Parco 1 Maggio
Fosso Ghiaia - Ravenna